giovedì 14 novembre 2013

Giardia


L’infestazione da Giardia è diffusa in tutto il mondo, e può colpire anche l’uomo, causando problemi enterici anche piuttosto seri soprattutto nei cuccioli e nei bambini al di sotto dei due anni (che sono quelli più a rischio per la loro abitudine di mettere tutto in bocca).
Il tipo di Giardia che infesta cani e persone è la Giardia Lamblia, che deve il suo nome ad Alfred Mathieu Giard (1846-1908), tassonomista della Sorbona (Parigi).
Nel 1952 vennero riconosciuti tre distinti ceppi: G. agilis, G. muris e G. duodenalis o intestinalis (o Lamblia).
-La G. muris infesta roditori, uccelli e rettili.
-La G. agilis colpisce gli anfibi.
-La G. Lamblia, oltre a cane e uomo, può infestare cavalli, bovini, suini e gatti.
Sia nell’uomo che nel cane, fortunatamente, la Giardia è spesso ben tollerata e asintomatica: la vera e propria malattia, detta giardiasi, si manifesta solo nel 10% dei soggetti infestati.
In condizioni igieniche insufficienti, specie se in concomitanza con una situazione immunitaria imperfetta, la Giardia può però manifestarsi in tutta la sua pericolosità causando vere e proprie epidemie.
Oltre alle feci, terreno e acque possono essere contaminate da forme attive di Giardia (trofozoiti) incistate, che possono sopravvivere nell’intestino per alcune settimane e vangono espulse a ritmo intermittente.
I soggetti parassitati (sintomatici o asintomatici) eliminano con le feci una grande quantità di cisti (fino ad un milione per grammo di feci) per diversi mesi.
Le cisti sono ovoidali e tetranucleate (nelle forme immature sono binucleate), presentano parete sottile ed hanno diametro di 8-13 µm. Ne bastano 10 per provocare l’infezione.
I trofozoiti sono ben difesi dagli agenti esterni e quindi perdurano a lungo nell’ambiente: quando vengono ingeriti, però, i succhi gastrici rompono le pareti della cisti e il parassita viene liberato.
A questo punto va a colonizzarsi nell’intestino tenue e a volte (più raramente) anche nel crasso: se l’infestazione è massiva diventa ben presto sintomatica. I protozoi aderiscono sulla superficie della mucosa intestinale, senza penetrarvi, provocando un’interferenza nei meccanismi fisiologici di assorbimento.


SINTOMI

Il sintomo principale è la diarrea intermittente, accompagnata da dolori addominali, feci maleodoranti e di scarsa consistenza, flatulenza, malassorbimento intestinale e, nei casi più gravi, febbre, vomito, anemia, steatorrea (presenza di grasso nelle feci), diminuzione del peso corporeo. In pazienti immunocompromessi possono verificarsi anche manifestazioni extraintestinali quali orticaria, dermatite, artrite, affezioni delle vie biliari.

Nel cane va sospettata una giardiasi soprattutto quando si ha una concomitanza di diarrea intermittente, steatorrea e dimagramento nonostante l’appetito rimanga inalterato.

DIAGNOSI

Le cisti di Giardia Lamblia possono essere identificate all'esame microscopico diretto delle feci, sia a fresco (poco attendibile) che mediante tecnica di flottazione con solfato di zinco, che permette di evidenziare le cisti. Poiché l’escrezione del parassita avviene in modo intermittente, in caso di dubbio è bene ripetere l’esame delle feci in giorni diversi.

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